Come funziona Rav dell’Esercito

soldati vfp1 schierati


Rav Vfp1 Esercito: cos’è, come funziona, quanto dura, dove si fa. In questo approfondimento scoprirai tutto sull’addestramento militare dei Volontari in forma prefissata per un anno. Come spiegato nella nostra Guida ai Concorsi Vfp1 dell’Esercito, al termine delle prove selettive, le Commissioni esaminatrici stileranno una graduatoria dei candidati idonei che decreterà gli ammessi al corso formativo Vfp1 fino alla copertura dei posti previsti per ogni blocco. 

I vincitori del concorso saranno convocati nei Reggimenti addestrativi indicati dallo Stato Maggiore dell’Esercito per la frequenza del corso di formazione di base per Vfp1: l’addestramento militare che ti farà diventare a tutti gli effetti dei Soldati.

Scorpiamo assieme tutti gli aspetti che riguardano i Rav, dalla durata alle prove da superare, dalle sedi a quello che potrai fare al termine del percorso formativo.

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Cosa è il Rav

Ma cosa è il Rav dell’Esercito? Cosa significa Rav? Un Reggimento addestramento volontari (Rav), come indica il termine stesso, è un centro militare dove vengono addestrati i candidati che hanno vinto il concorso per diventare Volontari in forma prefissata per un anno (Vfp1). 

Spesso avrai sentito parlare di Rav inteso come ‘corso di addestramento’: dove si fa il Rav? quando dura il Rav? Il termine Rav viene spesso utilizzato come sinonimo di Corso addestrativo mentre il Rav è il Reggimento addestrativo volontari, il centro all’interno di una caserma dove viene svolto l’addestramento militare vero e proprio. 

Al termine del percorso addestrativo sarai un Soldato, il grado alla base dei militari di truppa dell’esercito italiano.

Dove si trovano i Rav?

L’addestramento di base dei militari di truppa dell’esercito italiano è affidato al Raggruppamento unità addestrative (Rua) di Capua. Il Rua è una struttura operativa  attiva dal 2004 e dipendente dal Comando per la formazione e Scuola di applicazione. 

I Reggimenti addestramento volontari (Rav) in Italia sono quattro:

  • 17° Reggimento ‘Acqui’, caserma Oreste Salomone, via Brezza 5, Capua (Cesena, Campania)
  • 85° Reggimento ‘Verona’, caserma Giovanni Duca, via S.Michele 6, Verona (Veneto)
  • 235° Reggimento ‘Piceno’, caserma Emidio Clementi, via XII Settembre 2, Ascoli Piceno (Marche)
  • 80° Reggimento ‘Roma’, caserma Lolli Ghetti, Via Vaglie, Cassino (Frosinone, Lazio)

Quanto dura il Rav?

Il corso formativo di base si articola di norma in circa 10 settimane. A questi primi due mesi e mezzo andranno ad aggiungersi altre 8 settimane chiamate anche Modulo K (Kombat): un addestramento specifico ed operativo da fuciliere che consentirà l’impiego in operazioni di sicurezza come ‘Strade Sicure’.

I candidati hanno 15 giorni di tempo per potersi ritirare dal corso basico di formazione. Questo non comperterà alcunché per il candidato, che potrà anche rifare il concorso in futuro. Normalmente abbandona il 10% dei ragazzi: 1 su 10. 

Cosa succede se non mi presento al Rav?

I candidati che non si presenteranno nella data fissata nella convocazione saranno considerati rinunciatari.

Cosa si fa nei Rav?

Il corso formativo dei Vfp1 dell’Esercito ha lo scopo di fornire un addestramento da un punto di vista sia teorico che pratico. 

E’ previsto, ad esempio:

  • un addestramenteo individuale al combattimento (Aic)
  • disciplina delle comunicazioni radio
  • istruzione sanitaria
  • attività fisica 
  • addestramento per impiegare armi e altri materiali in dotazione. 

Sarai preparato insomma ad affrontare al meglio i ruoli che andrai a ricoprire durante il servizio Vfp1. Ricorda che potrai essere impiegato in operazioni di sicurezza nazionale e, molto più raro, internazionale.

Il percorso addestrativo è un vero e proprio corso che dovrai superare e per il quale, nelle ultime due settimane, verrai sottoposto a verifica con test e relativa valutazione, in particolare: prove di efficienza fisica, poligoni, marcia topografica, e varie prove teoriche, interrogazioni orali o prove scritte. 

Vengono prese poi in considerazione le note disciplinari: rimprovero scritto, giorni di consegna, giorni di rigore. 

Tutte questi elementi andranno a formare un unico punteggio così classificato:

  • da 18 a 23 NELLA MEDIA
  • da 24 a 27 SUPERIORE ALLA MEDIA
  • da 28 a 30 ECCELLENTE

Il mancato superamento del corso (salvo casi di infermità dipendente da causa di servizio), comporterà il proscioglimento dalla ferma. Potrai in seguito partecipare ad altri concorsi. 

Cosa portare al Rav?

Quali sono i documenti che dovrai presentare al Rav per l’incorporazione? I candidati, entro e secondo le modalità indicate nella convocazione, pena decadenza dall’arruolamento, dovrannno produrre l’autocertificazione attestante il mantenimento dei requisiti dichiarati nella domanda di partecipazione al concorso Vfp1.

Al Rav verrai comunque sottoposto a visita medica per verificare il mantenimento dei requisiti di idoneità.

I vincitori del concorso, quando necessario, saranno sottoposti al al completamento del profilo vaccinale, secondo le modalità definite nella “Direttiva tecnica in materia di protocolli sanitari per la somministrazione di profilassi vaccinali al personale militare, allegata al Decreto Interministeriale 16 maggio 2018. 

A tal fine, dovrai presentare all’atto dell’incorporazione:

– certificato attestante l’esecuzione del ciclo completo delle vaccinazioni previste per la propria fascia d’età, ai sensi del Decreto Legge 7 giugno 2017, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla Legge 31 luglio 2017, n. 119, nonché quelle eventualmente effettuate per turismo e per attività lavorative pregresse; in caso di assenza della relativa vaccinazione, dovrà essere prodotto referto attestante il dosaggio degli anticorpi (Ig G) per morbillo, rosolia e parotite. 

Dovrai poi indicare un IBAN del tuo conto corrente per l’accreditamento dello stipendio.

Cosa si fa dopo il Rav?

Al termine del Rav verrai assegnato alle diverse unità dell’Esercito dislocate in tutta Italia.  I candidati VFP 1, residenti nelle zone dell’arco alpino e nelle altre regioni soggette a reclutamento alpino, saranno destinati, a domanda e se utilmente collocati in graduatoria, ai Reparti alpini fino al completamento dell’organico previsto.

L’ammissione alla ferma prefissata di un anno decorrerà, per gli effetti giuridici, dalla data di prevista incorporazione e, per quelli amministrativi, dalla data di effettiva presentazione presso i Reggimenti addestrativi.